La nostra generazione, che si è fatta le ossa cullandosi nell'illusione della stabilità, è ora costretta a lottare per adeguarsi al fatto che il cambiamento è divenuto la regola e non l'eccezione. In un momento in cui tanta parte di quello che conosciamo e amiamo appare volatile e incerta, la piena accettazione della responsabilità individuale diviene una necessità fisica e psicologica per la sopravvivenza. La consapevolezza di ciò che accade intorno a noi prevede necessariamente anche un buon grado di consapevolezza di noi stessi, soprattutto nel saper riconoscere prontamente quando e come le nostre emozioni e i nostri desideri siano in grado di distorcere le nostre facoltà percettive. L' alternativa offerta dal coaching per accrescere la consapevolezza porta in superficie e identifica chiaramente le caratteristiche assolutamente uniche del corpo e della mente di ogni singolo individuo, riuscendo a creare nel contempo la capacità e la sicurezza in se stessi necessarie per migliorarsi senza aspettare da altri la ricetta giusta. Il coaching crea cioè la capacità di far leva soltanto sulle proprie forze, crea fiducia, autostima e senso di responsabilità. Per accrescere il nostro grado di consapevolezza è pertanto indispensabile la presenza di un coach esperto.
(J. Whitmore, Coaching, Sperling & Kupfer Editori, Torino 2002, pp. 47-51)